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CENNI STORICI:
Il termine basilico deriva dalla parola greca (basilikon = pianta reale) e proprio per i suoi numerosi utilizzi, dalla cucina alla medicina, fu sempre tenuto in grande considerazione tra le popolazioni antiche. I primi a coltivarlo furono sicuramente gli Asiatici, seguiti dal Galli che lo consideravano una pianta sacra, tanto da permettere la raccolta delle sue foglie solo a coloro che avevano seguito un complicato rituale di purificazione. Gli Egiziani lo utilizzavano invece per la preparazione dei balsami utilizzati per l’imbalsamazioni dei defunti. Nella cultura Romana, il basilico oltre ad essere usato in cucina (Apicio inserisce il basilico nelle sue ricette), veniva molto utilizzato in medicina come erba curtiva capace di guarire le ferite. Secondo Plinio il vecchio, inoltre, le sue foglie avrebbero un forte potere afrodisiaco e proprio per questo divenne il smbolo degli innamorati. Nella simbologia Medievale, al contrario, il basilico divenne il simbolo dell’odio. Nel Decamerone, Boccaccio narra la storia di Elisabetta da Messina che seppellì la testa del suo amante proprio in un vaso di basilico. In India la pianta del basilico è considerata sacra e quindi non si può mangiare; in Francia, invece, proprio come nell’antica Grecia, il basilico ha un nome regale: si chiama infatti herbe royale.
PIANTA -
L’Ocimum Basilicum, o più comunemente detto basilico, è una pianta annuale aromatica originaria dell’Asia tropicale che può raggiungere un altezza che va dai 20 ai 60 cm. La pianta del basilico presenta delle foglie di forma ovale lanceolata di colore verde intenso nella parte superiore e verde-grigio in quella inferiore: quelle migliori dal punto di vista del profumo e del gusto sono sicuramente quelle più giovani.
PROPRIETA' –
Come pianta medicinale, le foglie e le sommità fiorite vengono utilizzate per preparare infusi ad azione sedativa, antispastica delle vie digerenti, stomachica e diuretica, antimicrobica, antinfiammatoria. Il basilico è utilizzato anche contro l’indigestione e come vermifugo. Come collutorio è indicato contro le infiammazioni del cavo orale. L’olio è utilizzato per massaggiare le parti del corpo dolenti o colpite da reumatismi. In India è utilizzata come trattamento supplementare contro lo stress, l’asma e il diabete.
USO IN CUCINA –
Il basilico è l’ingrediente base del pesto genovese, salsa tipica della cucina ligure, insieme ai pinoli e all’olio di oliva.
Come erba aromatica fresca si usa per le insalate, con pomodori maturi, le zucchine, l’aglio, i frutti di mare, il pesce (triglia), le uova strapazzate, il pollo, il coniglio, l’anatra, le insalate di riso, le zuppe, la pasta e per salse (salsa di pomodoro, vinaigrette).
Il basilico è difficile da abbinare ad altre erbe aromatiche come il prezzemolo, il timo e il rosmarino.
VARIETA' –
• Basilico genovese : varietà tipica ligure, molto usato per il pesto alla genovese.
• Basilico napoletano a foglia di lattuga, a foglia media dai margini frastagliati, ha un aroma simile al genovese ma leggermente più mentolato.
• Basilico a piccole foglie (o.minimum), dal gusto che ricorda il limone, diffuso nei mercati, il suo profumo intenso è perfetto per la cucina (soupe au pistou, salse). Probabilmente la varietà ha origini in Cile.
• Basilico porpora (O. basilicum ‘Purple Ruffles), con foglie decorative di color porpora e fiori rosa pallido, ha un aroma dolce,si usa nelle insalate e per decorare i piatti.
• Basilico tailandese (O. basilicum var. thyrsiflorum Siam Queen), l’aroma delle sue foglie ricorda la menta e il chiodo di garofano, e si utilizza con i frutti di mare e nelle minestre esotiche.
• Basilico cannella (O. basilicum Cinnamon), chiamato anche Basilico messicano, con un forte profumo di cannella e dai fiori porpora.
• Basilico greco a palla (O. basilicum piccolo) piccole foglie allungate leggermente, portamento compatto rotondeggiante, profumatissimo, aroma pungente, penetrante, usato come pianta decorativa, in Turchia addirittura viene usato come centro tavola nei bar e nei ristoranti. Viene inoltre usato per allontanare le zanzare, (difatti i nostri nonni quando non esistevano gli attuali spray anti-zanzare e anti-insetti, usavano strofinare dei rametti di basilico “riccio” sulle braccia e parti del corpo esposte alle fastidiose punture delle zanzare, con ottimi risultati.
• Basilico (O. basilicum cardinal) dall’aroma particolarmente gradevole usato nella cucina spagnola, molto decorativo con portamento robusto e infiorescenza viola-biancastra molto resistente alle intemperie.
COLTIVAZIONE – Il basilico necessita di un clima caldo e ben soleggiato, mediterraneo o tropicale, ma si può coltivare anche in paesi temperati, sia in vaso sia in piena terra. Soffre il freddo e non resiste a temperature inferiori ai 10 °C. La pianta richiede almeno cinque ore di sole al giorno. Luglio- agosto è il periodo migliore per la raccolta delle foglie, da conservare poi in congelatore per i mesi successivi, ma come dice il nostro slogan “fresco è meglio”. Preferisce un suolo fresco e ben drenato. Le piante di basilico vanno regolarmente cimate, asportando gli apici vegetativi e i fiori, per consentire una crescita rigogliosa e per allungare il ciclo di vita, che terminerebbe con la fioritura e la conseguente fruttificazione. Sui fusti lasciati a fiorire la crescita delle foglie rallenta e si ferma, il fusto diventa legnoso, cala la produzione dell’olio essenziale. I semi possono tuttavia essere utilizzati l’anno successivo.