Dragoncello
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CENNI STORICI:
Il dragoncello (Artemisia dracunculus) è una pianta aromatica erbacea, originaria dell’Asia centrale, della Russia Meridionale e della Siberia; spesso viene chiamata “piccolo drago” in quanto le sue radici ricordano un groviglio di serpenti oppure “erba dragona” poiché questa pianta aveva la fama di guarire dal morso degli animali.
Il dragoncello si presenta con foglie strette lanceolate e allungate di colore verde chiaro che sprigionano un aroma molto intenso. Il dragoncello va raccolto prima che i piccoli fiori, di colore giallo-verde raggruppati a pannocchia, si schiudano, così che il suo sapore risulterà essere molto più intenso. Il dragoncello viene diffuso in Occidente subito dopo le Crociate, mentre in Italia la sua diffusione inizia in Toscana; viene portato da Carlo Magno, intorno al 774, e poi coltivato negli orti dell’Abazia di S. Antimo, nelle vicinanze di Montalcino.
Il suo nome, Artemisia, pare gli sia stato dato in onore di Diana Artemide, alla quale si riconosce la proprietà di ristabilire, in caso di necessità, il flusso mestruale; Dracunculus, invece, che significa “piccolo drago” deriva, dal fatto che il cespuglio ricorda questo animale.
COLTIVAZIONE, VARIETA' E RACCOLTA - Il dragoncello predilige i luoghi soleggiati; oltre al dragoncello russo, che fiorisce da luglio a ottobre, possiamo trovare una varietà francese, che essendo però sterile, può essere riprodotta solo mediante la divisione dei cespi; questa coltivazione avviene tra marzo e aprile.
La qualità e il sapore del dragoncello francese, sono decisamente superiori.
AL MOMENTO DELL'ACQUISTO –
II dragoncello, se acquistato e consumato fresco, avrà sicuramente un sapore più fine e un’aroma decisamente più intenso.
In commercio potete trovare anche il dragoncello secco; l’uso è sconsigliato, poiché durante il processo di essiccazione gran parte del suo aroma viene perso a discapito del sapore, poco intenso.
USO IN CUCINA –
Il dragoncello può essere utilizzato per aromatizzare uova, pesce, frutti di mare, carni; le foglie fresche possono essere unite alle insalate e alle salse.
Il sapore del dragoncello è simile all’anice e al sedano; leggermente amaro e pepato, è indicato per essere usato su alimenti poco saporiti.
Il dragoncello sopporta bene la cottura; anche se unito all’ultimo momento, manterrà intatto il suo sapore, che durante la cottura aumenta; va quindi dosato con cautela.
Il dragoncello è l’ingrediente essenziale per la preparazione della salsa bernese, la salsa tartara e la salsa al dragoncello.
Il dragoncello ha proprietà antisettiche, aromatiche, stimolanti, digestive.
I Greci masticavano le foglie di dragoncello per alleviare il mal di denti.
CURIOSITA ’– Le foglie fresche del dragoncello hanno un sapore pungente, a metà tra il sale e il pepe; paragonabile a un’esaltatore di sapore, le foglie di dragoncello, possono risultare utili, a coloro che, per problemi di salute, non possono usare il sale.